PASSIONE

ROSSONERA

Nell’ardore della pugna
voi chiamaste il “nocerino”
il “molosso” ossia il “mastino”
dello sport calciator […]
Il “molosso” nocerino
sia Montiglio, sia Bertagna,
è capace che si magna
le tue vespe in un boccon.

– Zoppi, Ingarrighiane… palliste, vv. 4-7 e 12-15

Le Origini

L’appellativo di molossi, però, giunge soltanto nella stagione calcistica 1928/1929 quando i rossoneri, iscritti al campionato di Prima divisione, trionfarono sull’imbattibile Vomero, conquistando il campionato e diventando la seconda squadra della regione, davanti c’era il Napoli. Memorabili le partite giocate contro la Salernitana e con lo Stabia. Proprio nella partita di ritorno con le vespe che il molosso diviene il simbolo della squadra.

Nel dopoguerra la Nocerina risorge dopo un periodo poco esaltante. Nel 1945 approda alla Serie C, l’allenatore/giocatore è Giuseppe Ostromann. I presidenti del club sono Spinelli e D’Alessio e con la guida dell’allenatore/giocatore Remo Galli (ex Torino), la Nocerina vince il girone A di Serie C 1946-1947. Nel girone finale si classifica a pari punti coi pugliesi del Monopoli. I rossoneri vinsero lo spareggio raggiungendo la prima storica promozione in Serie B.

Rosso come il fuoco e l’amore che ribolle, nero come la paura che provano gli avversari. Chissà se quel 1° febbraio del 1910 non sia stato lo scrittore Stendhal con il romanzo “Il rosso e il nero” a ispirare Carlo Cattapani nella scelta di quel bicolore che ha segnato la storia e che ha portato alla nascita della Nocerina. Nata inizialmente come un’associazione che potesse realizzare un connubio tra cultura e sport, solamente quattro anni dopo la sua fondazione la Nocerina disputò il suo primo incontro di calcio, sfidando una squadra di Pagani, e fu un trionfo.

La prima Serie B

L’appellativo di molossi, però, giunge soltanto nella stagione calcistica 1928/1929 quando i rossoneri, iscritti al campionato di Prima divisione, trionfarono sull’imbattibile Vomero, conquistando il campionato e diventando la seconda squadra della regione, davanti c’era il Napoli. Memorabili le partite giocate contro la Salernitana e con lo Stabia. Proprio nella partita di ritorno con le vespe che il molosso diviene il simbolo della squadra.

Nel dopoguerra la Nocerina risorge dopo un periodo poco esaltante. Nel 1945 approda alla Serie C, l’allenatore/giocatore è Giuseppe Ostromann. I presidenti del club sono Spinelli e D’Alessio e con la guida dell’allenatore/giocatore Remo Galli (ex Torino), la Nocerina vince il girone A di Serie C 1946-1947. Nel girone finale si classifica a pari punti coi pugliesi del Monopoli. I rossoneri vinsero lo spareggio raggiungendo la prima storica promozione in Serie B.

Osso duro anche per la Juventus

Per rivedere una Nocerina concreta bisognerà attendere gli anni ’90, trascinata dai gol prima di Andrea Pallanch, poi di Lorenzo Battaglia, “il Magnifico”, e di Giuseppe Delle Donne. Nella stagione 1994/1995 il presidente Carlo Albani porta sulla panchina rossonera un promettente Luigi Del Neri che riuscì ad ottenere la promozione in Serie C1. Nell’annata 1996-1997 la Nocerina in Coppa Italia elimina nei primi turni Piacenza e Perugia, formazioni di Serie A, guadagnandosi così il big match degli ottavi di finale contro la Juventus di Marcello Lippi, fermando in casa la Vecchia Signora sullo 0 – 0. Nella partita di ritorno al Delle Alpi, la Nocerina diede ancora filo da torcere alla Juventus, passando in vantaggio addirittura con Franco Marchegiani. Ma Paolo Montero e un autogol di Giovanni Di Rocco valgono la rimonta bianconera e sanciscono l’eliminazione rossonera dalla Coppa.

TERZA VOLTA IN B

Dopo un decennio trascorso nel campionato di Serie C2, per la Nocerina è il momento di tornare grande. La aiuta un ripescaggio a tornare in Lega Pro Prima Divisione 2010-2011. Il presidente è Giovanni Citarella e in panchina c’è Gaetano Auteri. Alla fine del girone di andata la Nocerina è campione d’inverno con un distacco notevole sugli inseguitori, che aumenta nel girone di ritorno. La promozione alla Serie B è ottenuta il 23 aprile 2011 grazie alla vittoria per 0-1 sul campo del Foggia, con tre giornate d’anticipo. Il campionato viene chiuso con 72 punti (21 vittorie, 9 pareggi e 4 sconfitte), record per il girone B da quando esistono i tre punti a partita.

La terza avventura rossonera nel campionato cadetto è segnata, ancora una volta, dalla retrocessione. Quelli che seguono sono anni travagliati. Nel campionato 2019/2020 il presidente Paolo Maiorino, per il campionato di Serie D girone G, affida la squadra all’ex Giovanni Cavallaro, uno degli eroi della cavalcata vincente che portò i rossoneri a centrare la terza promozione in Serie B. Insieme a lui torna a Nocera anche Riccardo Bolzan nelle vesti di direttore tecnico. Nella stagione 2020/2021 fa ritorno a Nocera anche l’esperto terzino Agostino Garofalo, a lui affidata la fascia di capitano, e la Nocerina riesce a conquistare un piazzamento play off, eliminata poi dal Latina.

TORNANO I NOCERINI

Nel giorno dei 112 anni del club, 1° febbraio 2022, la Nocerina viene rilevata dagli imprenditori italoamericano Giancarlo Natale e Raffaele Scalzi. In panchina chiamano Giuseppe Sannino ma l’amore, forse mai scoccato, dura poco. La squadra viene affidata a Nunzio Zavettieri. Il 21 novembre la proprietà italoamericana si dimette e il club viene acquisito, il 30 dicembre 2022, da una cordata di imprenditori nocerini.

Gli esaltanti anni ‘70

della società è sempre nelle mani del marchese Luigi Villani; la conduzione tecnica viene affidata al giovane Lino De Petrillo, pisano d’adozione. La squadra è terza in classifica al termine del torneo.

L’anno successivo le sorti del club finiscono nelle mani di don Antonio Orsini, forse il presidente che maggiormente ha segnato la storia rossonera. Nella stagione 1977-1978 la Nocerina conquista la seconda promozione in Serie B. La squadra è affidata al giovane semisconosciuto Bruno Giorgi. Il campionato termina a 52 punti, al primo posto a pari merito con il Catania. Lo spareggio si gioca il 18 giugno 1978 a Catanzaro. La formazione nocerina è costituita da Pelosin, Cornaro, Pigozzi, Spada, Grava, Calcagni, Bozzi, Porcari, Chiancone, Caruso e Garlini. Il Catania passa in vantaggio al 6′ (Bortot) e la Nocerina pareggia su rigore al 31′ (Bozzi). La partita viene vinta dalla Nocerina per 2 a 1 con un gol di Spada al 60′.

L’anno successivo la Nocerina giocò in Coppa Italia nel girone di Fiorentina, Monza, Taranto e Juventus. Nella partita disputata allo stadio comunale di Torino, contro i bianconeri, la Nocerina andò in vantaggio al 10′, ma perse per 3 a 1, con gol di Bettega, Tardelli e Benetti per i padroni di casa. Il campionato di Serie B fu deludente, retrocessione con 29 punti, davanti a Rimini e Varese.